Moby Lines
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La storia
Fondata da Achille Onorato, cominciò con piccoli traghetti a servire prima La Maddalena poi anche l’Isola d’Elba trattando ora partenze con navi traghetto da Genova, Livorno, Civitavecchia e Piombino per raggiungere Sardegna, Corsica e l’Isola d’Elba. La Moby è attualmente capitanata da Vincenzo Onorato, presidente ed esponente della quarta generazione della dinastia familiare, con Daniela Onorato alla direzione della compagnia, oltre che uno dei principali azionisti. La presidenza e l’amministrazione della compagnia venne loro lasciata dal padre Achille, che introdusse per primo nell’economia le azioni della Moby.
La Moby è una delle compagnie navali italiane che offre servizio di trasporto persone e mezzi per il Mar Tirreno, con focalizzazione sulle linee da Genova, Civitavecchia, Piombino e Livorno per la Sardegna, l’Isola d’Elba e la Corsica da Genova e da Livorno. Alla fine del 2006 la Moby acquista la compagnia marittima “Lloyd Sardegna”. Lloyd Sardegna era attiva già dal 1978 sulle rotte tra Piombino e Livorno per Olbia e Cagliari.
La Società acquistò una notevole quanto sgradita notorietà all’epoca del disastro della Moby Prince, che il 10 aprile 1991, in circostanze ancora non chiarite speronò la petroliera Agip Abruzzo all’ancora in rada nel porto di Livorno, prendendo fuoco e causando la morte nel rogo di 140 persone, con un solo superstite.
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Nel 2005 una nave della flotta Moby entrata nel porto di Livorno con agganciata al bulbo di prua una balena lunga 15 metri e pesante 18 tonnellate presa al largo e trasportata fino all’approdo. Questo fatto curioso fece sorridere i testimoni e uscì un articolo sul giornale della città labronica. A far sorridere non era la sfortunata morte del cetaceo, quanto il fatto che la Moby che da sempre ha il logo della balena ne incastrasse una nella prua di una sua nave e la trasportasse fino in porto. Comunque a quanto pare la Moby non si è “macchiata di un delitto”, infatti sembrerebbe che la balena fosse già morta al momento dell’impatto. Per rimuovere l’animale fu necessario l’intervento di camion e gru dei vigili del fuoco per farlo uscire dal porto.
La rinascita grafica della compagnia ebbe inizio nel 1998/1999 quando, da un’idea del figlio, nasceva la Moby Ale (appunto dal nome del ragazzo) con disegnati due ragazzi stilizzati che facevano sci nautico. La tecnica usata per questo nuovo stile della compagnia, consisteva nel proiettare le immagini sulla nave e poi gli addetti ai lavori procedevano con la vernice seguendo l’immagine già proiettata. Dopo questa ne seguirono molte altre sempre con lo stesso metodo. In questo modo si esorcizzava anche un po’ la nomina che accompagnava la “nave rossa” della compagnia, il “Giraglia”, nota dai lavoratori pendolari Elba-Piombino come “terrore rosso” a causa della sua navigazione che seguiva molto il moto ondoso del mare, diventando difficile nei momenti di mare grosso.
Campagna Grafica
La Moby però fu anche al centro di una notevole fama quando incominciò a disegnare sulle enormi navi bianche il logo dell’azienda: una grossa balena azzurra che sorridendo ornava i traghetti dal centro fino alla poppa della nave. Essendo una gradevole idea pubblicitaria molti volevano prendere “La nave con la balena”. Successivamente oltre alla balena è stato aggiunto sulle nuove navi il tema delle vacanze, con isole, surfisti e altri disegni vacanzieri, infine un accordo con la Warner Bros. ha permesso alla Moby di proseguire le precedenti campagne pubblicitarie disegnando sulle nuove navi alcuni personaggi dei Looney Tunes, ciò ha aumentato la notorietà dell’azienda e ha messo in risalto l’ingegno e la direzione del marketing aziendale.
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